La musicoterapia in ambito preventivo: la musica per il ben essere in gravidanza

Quando parliamo di musicoterapia ci riferiamo ad una disciplina che si prende cura dell’essere umano attraverso il suono e la musica, offrendo la possibilità di esprimere e comunicare sentimenti ed emozioni.

Ma quali sono i suoi campi di applicazione? La musicoterapia si applica in ambito :

  • preventivo
  • terapeutico
  • riabilitativo

Oggi, scopriremo tra le proposte di applicazione della musicoterapia preventiva, la musicoterapia in gravidanza.

Perché la MUSICOTERAPIA IN GRAVIDANZA?

Per favorire la comunicazione e la relazione nella diade madre/bambino e quindi prevenire disturbi a riguardo.

Utilizzando il suono, la musica ed il movimento è possibile assecondare il processo regressivo che naturalmente la coinvolge e riproporre alla madre l’esperienza del contenimento sonoro che lei stessa ha già vissuto alla nascita. Attraverso l’esperienza sonoro-musicale, la madre può consolidare con il figlio la relazione attraverso la creazione di spazi di contenimento mentale.

Le prime forme di comunicazione e relazione si costituiscono proprio nella vita uterina attraverso il suono-ritmo e movimento. Il paradigma proprio della musicoterapia, suono-ritmo-movimento, rappresenta il codice non verbale attraverso il quale la madre ed il bambino comunicano.

ASCOLTO SONORO-MUSICALE

Una proposta di ascolto sonoro-musicale fa perno sulla forza evocatrice della musica, sulla capacità di suscitare emozioni, stati d’animo intensi e di liberare energie sopite. L’ascolto di brani musicali stimola l’immaginazione attiva, evoca immagini interne, memorie e frammenti di vita vissuta, induce al rilassamento ed agevola l’emergere di  fantasie positive utili anche durante il travaglio.

La scelta di brani musicali avviene prendendo in considerazione il gusto musicale della gestante e nella proposta del musico terapeuta analizzando alcuni parametri musicali (melodia, ritmo, ecc.) che si adattano al tempo mentale della gestante.

IMPROVVISAZIONE SONORO-MUSICALE

Utilizzando strumenti di facile fruizione è possibile favorire un tipo di comunicazione non verbale in grado di sviluppare una forte capacità di sintonizzazione, ipotizzando di dialogare con il bambino senza l’utilizzo della parola ma dei suoni. E’sicuramente un’esperienza regressiva e ludica capace di avvicinarci all’esperienza prenatale che vive il bambino.

IL CANTO

Nella scelta di un testo, di una melodia che possa coinvolgere il bambino, la madre può racchiudere il desiderio di comunicare il suo affetto, la sua allegria, il suo stupore. L’espressione delle emozioni, possibile grazie al valore simbolico del testo e alla identificazione con esso, rende intenso il dialogo interiore. La madre avverte che il bambino comprende le sue emozioni senza esserne appesantito.

Una esperienza di musicoterapia prenatale è adatta e consigliabile anche al papà: la coppia recuperando ninne nanne, nenie, canti e filastrocche della propria infanzia (identità sonora) può partecipare attivamente all’esperienza del cantare insieme per comunicare aspetti e sentimenti profondi e creare un repertorio sonoro che il bambino sarà in grado di riconoscere alla nascita (memoria uditiva).

La voce e il canto non rappresentano soltanto un potente mezzo espressivo, ma anche un modo per esercitare una respirazione profonda  che comporta rilassamento muscolare, facilita l’appoggio del diaframma,fa si che all’apertura della bocca corrisponda anche la dilatazione perineale. Aspetti molto efficaci per affrontare le diverse fasi del travaglio.

Nel festival SUONIDAMARE verrà proposto alle coppie in attesa, un laboratorio di musicoterapia prenatale dal titolo ‘SUONO E’ VITA’.

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